venerdì 30 aprile 2010

Il Valore Siamo Noi: una storia d'Eccellenza


DePuRiAmo nasce come progetto di comunicazione che concilia nuovi comportamenti ecologici e nuovi modelli di vita. Va da sè che queste nuove proposte di transazione da un modello vecchio a uno nuovo possono nascere solo da persone che si tuffano nell'avventura dell'inventare da capo, prima di tutto se stesse.

Abbracciare il nuovo è anche accettare di entrare in uno spazio vuoto ove ancora non c'è niente di definito, e accettare di re-inventarsi re-inventando.
Accettare il nuovo significa anche abbracciare un nuovo modo di vivere che si edifica sul rispetto della Madre Terra, di tutti gli esseri viventi, e di noi stessi in prima persona. Il Valore Siamo Noi.

Abbiamo chiesto a Barbara Fregi di raccontarci la sua storia di donna che si è inventata dal punto zero un nuovo modo di lavorare, vivere e condividire, con eccellenti risultati. Crediamo sia importante raccontare storie di persone normali che facendo cose eccezionali costruiscono un mondo bello e possibile. Si tende a pensare che spetti sempre a qualcun altro fare cose significative, qualcuno che ha più soldi, più potere, più sostegni, più possibilità in generale, e per questo motivo... tendiamo tutti a non fare nulla!

Di Barbara ammiriamo tutte queste caratteristiche concretizzate in progetti sia personali che di volontariato e vendita. Nel vecchio modo di valutare le cose questi aspetti vengono classificati come antitetici uno con l'altro. Nella filosofia di DePuRiAmo tutto è Uno, e il benessere del singolo può e deve sposarsi con il benessere della collettività tutta.
Postiamo la sua storia così come scritta da lei. Buona Lettura!



Mi è stato chiesto di scrivere un articolo su di me per raccontare ai lettori di DePuRiAmo di come la grande passione per i pannolini lavabili mi abbia cambiato la vita. Non sono molto brava a scrivere, men che meno quando si tratta di raccontare qualcosa su di me, ma ho accettato l'invito con la speranza che il racconto della mia esperienza possa essere utile a qualche genitore per avvicinarsi al mondo dei pannolini lavabili e magari possa anche essere di stimolo per altre mamme a perseguire e realizzare i loro sogni, per quanto strani e “fuori moda” possano essere!

Breve accenno alla mia vita lavorativa:

Mi chiamo Barbara e ho 40 anni. Appena terminate le scuole dell'obbligo ovvero le “vecchie” scuole medie, nonostante il mio desiderio di proseguire gli studi (avrei desiderato imparare le lingue e fare un lavoro che mi desse la possibilità di conoscere nuove culture) la mia famiglia ritenne più utile mandarmi a imparare un mestiere, e fu così che a 13 anni e mezzo stavo già lavorando come apprendista in una piccola ditta artigianale di produzione abbigliamento. Allo stesso tempo mi fecero frequentare una scuola serale privata di sartoria.

Visto che non avevo alternative e visto che la macchina da cucire sapeva darmi comunque molte soddisfazioni, decisi di farmi piacere la scelta dei miei genitori e proseguii negli studi serali ottenendo il diploma (purtroppo in una scuola non riconosciuta dallo Stato e quindi pressoché inutile per la mia carriera lavorativa) di stilista, modellista e figurinista. Nel frattempo nell'ambito lavorativo la simbiosi con la macchina da cucire, la mia maniacale ricerca di perfezione e la mia voglia di imparare sempre cose nuove mi permise di raggiungere in breve tempo la qualifica di campionarista-prototipista di ogni genere di capo d'abbigliamento.


Come ho scoperto i pannolini lavabili:

Sono sempre stata una persona attenta al rispetto ambientale, ma da quando sono diventata mamma questa attenzione verso scelte di vita responsabili si è ulteriormente accentuata.

Avevo sentito parlare di pannolini di stoffa nel 2004 durante la gravidanza di Thomas, il mio secondo bambino, ma non avendoli trovati nei negozi convenzionali e non trovando informazioni presso le mie conoscenze di allora (non avevo ancora la connessione veloce e tutti quelli a cui chiedevo dei pannolini in tessuto mi dicevano “Ma chi te lo fa fare di tornare a lavare pannolini come nel secolo scorso, evviva il progresso!”) la mia curiosità purtroppo si fermò sul nascere.

Quando nel 2008 Linda, la mia terza bambina, aveva poco più di un anno la zia “alternativa” di famiglia mi regalò due pannolini lavabili. Nel frattempo avevo installato L'ADSL così quella stessa sera, dopo aver messo a nanna i bimbi, mi misi alla ricerca nel web delle informazioni che non avevo trovato al tempo di Thomas.

Trovai un sacco di notizie che ignoravo, come ad esempio che il pannolino Usa&Getta che io butto nell'indifferenziato impiega oltre 500 anni per biodegradarsi, mentre se viene bruciato nel termovalorizzatore si trasforma in diossina e polveri sottili che noi tutti poi respiriamo, e che un bimbo nei suoi primi tre anni di utilizzo di pannolini monouso produce oltre una tonnellata di rifiuti, e molte altre nozioni che mi lasciarono davvero basita: non avrei mai immaginato che un bambino piccolo pesasse così tanto sull'Ambiente! E io che ero convinta di essere ecologica! Non volendo continuare a inquinare ulteriormente il pianeta con altri pannolini usa e getta, ordinai seduta stante il mio primo kit di pannolini lavabili (18 prefold e tre mutandine copripannolino, spesa totale spedizione compresa: 90 euro!) che mi avrebbe accompagnato fino allo spannolinamento di Linda.

Contemporaneamente pensavo: “Ma perché tutte queste informazioni rimangono solo nel web? Tutti i genitori dovrebbero conoscere che un'alternativa all'Usa&Getta esiste!!”.




I primi passi verso la condivisione della mia scoperta”:

Ho trovato il loro utilizzo molto più semplice e meno impegnativo di quel che pensavo. Bastavano due lavatrici in più a settimana e avevo smesso di produrre sacchetti di rifiuti maleodoranti, senza contare il grande risparmio economico nel non dover più acquistare pacchi e pacchi di pannolini!Sono rimasta così entusiasta della mia “scoperta” che mi sono immediatamente messa in moto per cercare di condividerla con il maggior numero di persone possibili.

Andai a parlare, da semplice mamma che li utilizzava, con l'Assessore all'Ambiente della mia città per cercare di sensibilizzarlo all'argomento, cercando di fargli capire che il loro utilizzo farebbe risparmiare alle Amministrazioni Comunali parecchi soldini altrimenti spesi per lo smaltimento di tutte le tonnellate di pannolini monouso prodotti dai bimbi residenti e aiuterebbe molti genitori alle prese con un bilancio familiare sempre più spesso”in rosso”. Purtroppo non ho ricevuto molta attenzione: mi è stato risposto che era una gran bella utopia poter fare a meno dei pannolini monouso (che di fatto costituiscono il 10% dei rifiuti urbani indifferenziati), ma che oggigiorno non si poteva andare in giro a dire a dei genitori che magari lavorano entrambi 8 ore fuori casa di mettersi anche a lavare i pannolini dei loro bambini...

Io, che li utilizzavo, sapevo benissimo che richiedevano sì un po' di impegno ma non in misura così massiccia come la maggior parte delle persone è portata a credere.


E così nacque Associazione Maternità EcoNaturale:

Per acquistare credibilità e attenzione davanti ad Assessori e Consultori e poter condividere le informazioni sui lavabili con il maggior numero di genitori possibili, assieme ad alcune eco- mamme della mia zona che nel frattempo avevo conosciuto ho fondato Associazione Maternità EcoNaturale.

Questa Associazione di promozione sociale, assolutamente priva di scopi di lucro o di interessi commerciali, si impegna a diffondere le corrette informazioni che mancano sui pannolini di stoffa.

Abbiamo stretto una collaborazione con alcuni corsi pre-parto gestiti dalle ASL vicentine, da dove illustriamo alle future mamme le varie tipologie di pannolini lavabili esistenti nel mercato, senza pubblicizzare marche o produttori in sé bensì portando a esempio le nostre esperienze personali e condividendo una serie di suggerimenti per ridurre notevolmente il consumo smodato di detersivi e prodotti per la cura e la pulizia della casa, oltre ad altri suggerimenti per attuare uno stile di essere genitori maggiormente eco-sostenibile.

Siamo disponibili a mostrare i nostri pannolini ai genitori della provincia che vogliano avvicinarsi ai lavabili e/o ricevere maggiori informazioni sulla loro gestione.

Il nostro operato inizia a essere riconosciuto nell'intera Provincia di Vicenza e con piacere riceviamo sempre più spesso richieste da parte di Assessori o anche semplici cittadini che vorrebbero organizzare serate informative presso il loro Comune con l'intento di sensibilizzare i concittadini all'uso dei lavabili.

Un altro servizio nato con Associazione Maternità EcoNaturale e ora imitato da altre associazioni e siti è “La Pannolinoteca”: abbiamo varie tipologie di pannolini lavabili che noleggiamo a un prezzo simbolico a quei genitori ancora un po' scettici e dubbiosi. Avendo la possibilità di provarli sul campo le mamme si rendono conto che tutti i pregiudizi legati al vecchio ciripà e ai racconti delle nonne obbligate loro malgrado a lavarli a mano sono ormai superati e che oggigiorno la loro gestione è semplificata dalla lavatrice e dalle innovazioni tecnologiche dei tessuti.

Tutto il lavoro dell'Associazione viene svolto in modo assolutamente gratuito e volontario da noi mamme fermamente convinte che i grandi cambiamenti iniziano dai piccoli gesti di ognuno.


Come ho iniziato a cucire pannolini (apertura del blog, collaborazione con NSC):

Ovviamente avendo la passione del cucito mi è venuto spontaneo provare a cucire anche i pannolini lavabili. Purtroppo in Italia, non esistendo la cultura del pannolino lavabile, non esistono nemmeno i tessuti adatti alla loro confezione casalinga; quindi ho acquistato da alcuni negozi esteri le stoffe necessarie e ho iniziato le mie sperimentazioni usando come “cavia” la piccola Linda!

E cucire pannolini mi piacque così tanto che non smisi più!

Ho aperto un blog nel quale spiego come si confezionano pannolini, assorbenti (ebbene si, anche per noi donne esistono alternative ecologiche ai prodotti monouso!), mutandine copripannolino e altri oggetti cuciti utilizzando anche materiali di riciclo ricavati da oggetti e/o biancheria in disuso. Collaboro alla sezione “Fai da te” del sito NonSoloCiripà, dove è possibile scaricare gratuitamente cartamodelli realizzati da me e le relative istruzioni di confezione per incentivare le mamme che possiedono una macchina da cucire a cucirsi il loro corredo di pannolini lavabili.

Essendo molto idealista, ho pensato anche che la produzione di pannolini lavabili poteva diventare un'opportunità lavorativa per persone socialmente svantaggiate. Ho condiviso le mie conoscenze tecniche e trasmesso le basi necessarie per partire con un progetto di “pannolini solidali” a una cooperativa sociale di tipo B di un paese vicino al mio, che si occupa di reintegrare nel mondo del lavoro ragazzi con problematiche varie attraverso un proprio laboratorio occupazionale interno.


Infine, la trasformazione di tutto questo in attività lavorativa:

Non appena iniziai a cucire pannolini e assorbenti decisi che quello sarebbe diventato il mio lavoro!

Iniziai a effettuare ricerche per trovare tessuti di produzione italiana che potessero sostituire le prestazioni di quelli di provenienza estera, feci provare i pannolini con questi tessuti a varie mamme e raccogliendo i loro suggerimenti continuai a perfezionare i miei cartamodelli fino a trovare una vestibilità ottimale.

E a gennaio di quest'anno ho aperto ufficialmente la mia attività di produttrice artigianale di pannolini e assorbenti lavabili che vendo attraverso il mio sito, realizzando il mio sogno iniziato due anni fa!

Molte persone si chiedono come faccio a portare avanti tutto questo avendo una famiglia con tre figli (e un cane che è il mio quarto figlio peloso!)....quando si è mossi da una forte passione e quando si crede fermamente in quello che si fa diventa tutto più facile, almeno per me.

Voglio ringraziare qui tutte le persone che hanno creduto e credono in me e che mi sostengono con il loro affetto e il loro supporto emotivo, e dedico tutto questo ai chi è stato la mia fonte di ispirazione più grande: i miei tre topini Miriam, Thomas e Linda!

Grazie!


Barbara TreTopini (Barbara Fregi)

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giovedì 29 aprile 2010

Detersivi bioallegri, sito web e progetti realizzati


Questa Guida è un Canto d'Amore alla Terra.

E' una Promessa, di prenderci Cura della Terra.

E' una Possibilità, costruita con pazienza.

E' una Sfida strappata allo scetticismo di chi vuole convincerci

che non è semplicemente possibile cambiare le cose.



La guida ai detersivi bioallegri
di mondoNuovo è un percorso chiavi-in-mano per imparare a conoscere i detersivi e sceglierli, siano essi tradizionali, biologici o fai da te.

E' un lavoro costruito con pazienza e studio, è un Dono che abbiamo voluto fare a noi stessi e di conseguenza lasciar viaggiare libero nel mondo.

Il sito web è a oggi una miniera di materiali da consultare e scaricare gratuitamente, dai contenuti del libro che sono resi disponibili nelle pagine web, alla scheda pratica e veloce da scaricare gratuitamente, al manuale dell'apprendista strega ecologica e tanto altro ancora. Un progetto in continua costruzione e aggiornamento.

Ultima creazione di mondoNuovo in collaborazione con DePuRiAmo sono le etichette dei detersivi bioallegri da scaricarsi gratutitamente da entrambi i siti e applicare sui detersivi fai da te.




Che dire... noi siamo di parte perchè ci lavoriamo da anni... ma è un lavoro eccezionale. Andate a vederlo e utilizzate tutto quanto vi possa servire!


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martedì 27 aprile 2010

Corredo BimBumBam per bimbo in arrivo

Quando aspettavo alessandro avevo l'ansia di procurare per tempo qualunque cosa potesse servire per accudirlo.

Sarà anche il frutto di questa società super-consumistica che ti spinge a comprare qualunque cosa come ne andasse della tua vita, sarà che quando aspetti un bimbo ti viene di sovente passato il messaggio che "vedrai quante cose ti serviranno!", di fatto è difficile capire cosa serve veramente, cosa è utile ma non indispensabile, e cosa non servirà affatto.

La realtà è che soprattutto al primo figlio si è di fronte a un mistero talmente grande - come sarà avere un figlio?- di cui nulla si può sapere veramente se non facendo e vivendo, che viene naturale controllare e preparare laddove si può agire d'anticipo: preparare l'inverosimile mondo di tutto quello che non ti servirà quando tuo figlio piangerà, o non mangerà o non dormirà e tu non saprai che santo chiamare, alla faccia di tutti gli oggetti indispensabili a non risolvere nulla!


Adesso che mia sorella aspetta il suo primo bimbo la sto aiutando a preparare il corredino, e sinceramente apparte lenzuoline e similari, vestitini che si recuperano in ri-uso facilmente, sono pochissime le cose che ritengo veramente utili e che mi sto adoperando per prepararle.





Questo è tutto quanto ritengo utile per il bimbo in arrivo, tra l'altro sono tutte cose che io continuo ad usare anche ora che il bimbo è grande, vediamole nello specifico.
Prego notare che in perfetto "NonStiroMode" mi sono ben guardata di stirare alcunchè, foto o non foto, per carità!





Innanzi tutto ho procurato della flanella in scampolo. La flanella è un tessuto particolarmente morbido, quindi adattassimo per la pelle delicata dei neonati.
Con essa ho cucito delle salviettine morbide tutto-fare e un fasciatoio con retro impermeabile. Con gli avanzi ho cucito delle manopole per lavare il bimbo, e con gli avanzi degli avanzi dei piccoli quadrati-rettangoli di flanella da usarsi sia come struccanti per adulti, che per pulire il viso o altro al bimbo.

1) Le salviettine in flanella sono fatte semplicemente di due strati di flanella cuciti insieme. Le trovo comodissime sul fasciatoio perchè mantengono la forma, a differenza della spugnetta che per morbida che sia si sposta e arriccia a ogni movimento del piccolo sul fasciatoio. Inoltre anche ora che il bimbo è grande le usiamo come salviette da bidè o similari, e in quasi tre anni di uso sono ancora belle e morbide.

2) In genere il fasciatoio da viaggio lo si trova nelle borse apposite annesse al passeggino (prezzo della borsa a parte!). Io la borsa apposita non l'ho comprata e non la trovo particolarmente utile per motivi che spiegherò dopo. Inoltre il fasciatoio in dotazione della borsa è quasi sempre fatto di plastica imbottita, non molto comodo per il bambino che ci viene poggiato sopra mezzo nudo.
Dunque una soluzione possibile è quella di cucirsi un fasciatoio di cui un esempio potete vedere nella foto: due strati di flanella morbida, che assorbano bene eventuali pipì, e uno strato sul retro di tessuto impermeabile.
Io ho usato la flanella e sul retro del pul idrorepellente. Si può usare anche della spugna morbida e invece del pul- costoso e difficile da trovare - un qualunque tessuto impermeabile.
Il pul è il tessuto che si usa per cucire i pannolini di stoffa, io l'avevo ed ho usato quello, poichè è prezioso non mi andava di tagliarlo e quindi ho cucito nel caso di cui sopra un fasciatoio particolarmente grande.
In questo modo andrà bene anche quando il bambino sarà più grande: i fasciatoi in dotazione in genere sono piccini e quando il bimbo è grande si posizionano solo sotto il sedere del bimbo, cosa che va bene quando il resto del corpo lo si può poggiare su qualcosa di morbido e pulito, ma se ci si appoggia per esempio ad un fasciatoio del bagno di un supermercato.. meglio avere un telo abbastanza grande su cui poter poggiare tutto il bimbo.
Anche potrà essere ri-utilizzato come telo impermeabile per lettino o letto quando il bambino sarà spannolinato.
Per il solo uso come fasciatoio da viaggio non è necessario avere un tessuto idrorepellente di grandissima efficacia, perchè nella realtà se anche il bambino bagnerà il fasciatoio, nel giro di due minuti lo si ripiegherà e metterà via in attesa di lavaggio. Si può dunque utilizzare un qualunque materiale un pò impermeabile anche recuperato, vecchie cerate, vecchie tovaglie di plastica, coperture di ombrelli rotti o k-way! Controllate solo che siano tessuti che possano reggere in lavatrice a 40 gradi c.ca.
Se ci si vuole proprio sprecare si possono cucire due fasciatoi così' da avere un cambio intanto che uno va al lavaggio, se non ci si vuole sprecare inutilmente basterà portare in borsa una salviettina al posto del fasciatoio. Se si vuole essere proprio semplici e naturali si userà una salviettina qualunque senza manco mai cucire un fasciatoio da viaggio! Chi l'avrà poi mai inventato il fasciatoio da viaggio? Sicuramente non un antico egizio, come pare essere diventato di moda per spacciare un qualunque prodotto cui si vuole dare un'origine antica e altisonante.

3) Le manopoline di flanella sono utilissime proprio perchè "mille usi". Sono morbidissime e lo rimangono per molto tempo, all'occorrenza si usano anche in borsa per riporre ciucci e accessori, usandole come mini-sacchetti.

4) I quadratini di flanella avanzati, rifilati e cuciti a due strati, sostituiscono ecologicamente ed efficacemente i dischi di ovatta usa e getta che si comprano e usano sia per adulti che per bimbi.

Ed ora la mia opinione sulle borsette apposite:
Se ce le regalano usate tanto di meglio, se le dobbiamo comprare per la modica cifra che va dalle 40 alle 80 euro, a secondo di modello e marca... pensiamoci un attimo! Se siamo in Shopping mode contempliamo anche l'idea di usare la stessa cifra per una borsa che ci piaccia veramente e che potremo usare anche in futuro:

- innanzi tutto una borsa apposita è etichettata, significa che oltre ad avere il logo "chicco" o similari che la rendono immediatamente identificabile come borsetta bimbo, ha una immagine e una struttura adatte e riconoscibili solo come borse per bimbi. Ciò significa che spenderemo un capitale per una borsa che tenderemo a non usare quando non servirà più per i prodotti bebè.

- al suo interno e per giustificare il prezzo vengono in genere forniti:

1) fasciatoio di plastica (plastica!)

2) prodottini detergenti in omaggio: molto alla moda e molto petrolchimici come tutti i prodotti bimbo convenzionali e alla moda. Se dite che non li volete perchè non li userete non vi faranno lo sconto, perchè "l'omaggio" è compreso nel prezzo: Ribadisco: "l'omaggio è compreso nel prezzo"!

- spesso e volentieri le suddette borse hanno un vano fornito di tante mini taschine ove riporre con ordine e cura le varie boccettine di prodottini indispensabili, che indispensabili non sono e che di fatto potrete riporre con cura solo prima che il bimbo nasca, quando giocate col cicciobello in attesa del bimbo reale.
Nella realtà vi basta andare al parco e osservare le borse delle mamme in azione, strapiene di cose buttate alla inevitabile rinfusa:

* miniborsettina con prodottini da viaggio
* pannolini sfusi o in borsettina
* sacchettina per pannolini sporchi
* sacchettina con vestiti di ricambio
* giacchettina, cappellino, similari buttati nel mucchio
* bibe per latte o acqua se si usa, merendine per mamma o bimbo
* portafoglio, chiavi e quanto la mamma ritiene indispensabile per uscire di casa
* immancabile cellulare, che nel marasma non troverete MAI!
* varie ed eventuali

Vi immaginate un pò che genere di borsa possa servire per mettere tutto ciò???

Secondo me:
- deve essere capiente, resistente e allo stesso tempo leggera. Molte borse comprate appositamente sono pesanti, perchè imbottite o corazzate, con un vano appositamente strutturato per mettere i prodottini in ordine - in pochissime lo usano- e a ben guardarle in alcuni casi non sono neanche tanto capienti.
Noi ce la siamo cavata con una borsa qualunque, comprata alla modica cifra di 15 euro, leggera capiente e funzionale, e anonima, quindi utilizzabile fino a fine della sua vita per qualsivoglia altro uso. Nella foto sotto la suddetta borsa con sacchettina annessa.
Il consiglio è controllare sia quanto è capiente che la lunghezza dei manici.



E' comodo sia un solo manico allungabile che si può indossare a tracolla o accorciare per poggiare sui manici del passeggino, che i due manici abbastanza lunghi da potersi appoggiare sui manici del passeggino.
Non consiglio borse con manici troppo corti da non potersi appoggiare comodamente sul passeggino, a meno che si utilizzi una borsa che si ha già in casa e quindi va benissimo anche poggiarla come stà su un solo manico del passeggino!


Riassumendo, se si deve comprare tutto nuovo, borsa e tessuto, con un massimo di 25 euro potete procurare borsa, lenzuoline, manopoline, fasciatoio in stoffa.


Un'altra cosa che ritengo utilissima da fare e regalare, e che si usa per tutta la vita, è il cuscino definito "da allattamento" e che si utilizza anche per mille altri usi e in qualunque età, ma questa è un'altra storia di cui si parlerà.. un'altra volta.

Da ultimo ritengo utilissimo preparare delle fasce porta bimbo, il tutorial è in arrivo.


Buon Lavoro & Divertimento!


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venerdì 23 aprile 2010

Video Eco_Trendy su pannolini lavabili multicolor!


Sono pannolini di stoffa bimbo da atelier, coloratissimi, divertentissimi.

Un altro mondo rispetto alle immagini tristanzuole di pannolini grigi e ortopedici che si usavano decenni fa (sebbene vadano benissimo anche quelli, anzi per dirla tutta i ciripà io li ho usati li userò e li trovo pure bellissimi!)
Dal sito nonsolociripà e dall'impegno di mamme eco-trendy che si impegnano a far conoscere il multicolore mondo dei pannolini lavabili, un video molto ben fatto e molto carino.

Una nuova frontiera colorata, semplice, allegra, funzionale e alla moda, per portare con dolcezza agli occhi di tutti un "nuovo" modo di avvolgere i bimbi in comodi e pratici pannolini lavabili.

Un video che consigliamo di guardare, di diffondere, non con l'ansia di doversi-dovere convertire a qualcosa che non è detto piaccia o vada bene a tutti (non è una religione!) ma con la curiosità di affacciarsi a una possibilità che sebbene nella sua sostanza è vecchia quanto il mondo, nella sua ri-generata pratica è davvero stupefacente e interessante, intrigante!


Il pannolino lavabile è un modo possibile e attuale di scegliere di accudire il proprio bimbo.


Non è un'imposizione, non è un dovere, non è cosa che debba piacere a tutti o che sia possibile a tutti (case piccolissime, umide e senza posto per stendere, mamme che lavorando 14 ore al giorno, ecc ecc).
E dunque, liberi di osservare cosa cambia nel mondo - perchè qualcosa cambia!- vi invitiamo a dare uno sguardo a questo bel video, a questi bei bambini, e a un nuovo modo possibile di ri-pensare i pannolini bimbo.

Noi mamme di DePuRiAmo abbiamo avuto l'occasione e la ventura di usarli, ognuna con propri tempi e possibilità.
Ci siamo trovate bene, non siamo state integraliste e abbiamo scelto anche di alternare con usa e getta ogni tanto, o quando eravamo stanche o quando avevamo altre necessità. Io personalmente ne ho lavati e stesi a migliaia!
E mi sono pure divertita a cucirli, vedi tutorial

Nel sito nonsolociripà è a disposizione UN TESORO di informazioni utili per conoscere il mondo dei pannolini lavabili degli anni 2000 e oltre, dalla guida per gli acquisti, allla guida al fai da te, guida ai comuni che sovvenzionano o regalano pannolini lavabili, progetti contatti collaborazioni e novità in tempi reali!


Grazie a tutte le mamme e i babbi che collaborano e aiutano

affinchè scegliere un pannolino lavabile sia possibile a tutti.

Buon Lavoro!


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un viedo su

DePuRiAmo alla giornata del baratto di Ispra



DePuRiAmo partecipa alla prima giornata del baratto di Ispra!

Cercate Daniela con il suo banchetto e con i prodotti DePuRiAmo.
Tra i suoi prodotti in baratto:

libri x adulti e bambini, abbigliamento per bambini, oggetti vari, scampoli di stoffa,
Topolini (giornalini).

Andate a conoscere Daniela e storditela di chiacchiere e sorrisi!


L’assessorato alla cultura del comune cerca infatti cittadini che vogliano partecipare alla prima giornata del baratto con un requisito: "perdere di vista, almeno per un giorno il valore economico delle cose".

"Oggi i soldi non servono"

questo il nome dell'iniziativa, porterà in piazza la la voglia di recupero, l’arguzia nel riutilizzo, il senso civico del riciclo.
Le persone che vorranno partecipare potranno allestire, su tutta la superficie della piazza, tavoli, tavolini, gazebo, stuoie e teli nei posti assegnati. Potranno liberamente barattare oggetti ancora in buono stato, oppure mettere a disposizione degli altri una propria capacità o conoscenza, il tutto senza alcuno scambio di denaro.
Lo scopo principale è quello di valorizzare l'atto di rigenerare oggetti sulla base del loro valore d’uso o dell’interesse che suscitano.


L'iniziativa è in programma sabato 24 aprile, dalle 10 alle 17, in piazza Locatelli.

Sarà rimandata in caso di pioggia.


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mercoledì 21 aprile 2010

DePuRiAmo è Ri-Creazione... GiochiAmo?


DePuRiAmo è un Progetto di Comunicazione e Creazione

da cui nasce un messaggio di cambiamento in continuo rinnovamento

Tanti piccoli passi per traghettare verso un mondoNuovo

che osiamo Sognare

e ogni giorno

determinare

cambiare

Dire Fare Creare!!!



DePuRiAmo è un’ IDEA

Una stella cometa nella notte dell’incertezza, della paura, dei profeti di sventura, della matematica certezza che così come ora, avanti non si può andare.

E quindi…. Guardare in alto e cambiare: Dire Fare Creare!


DePuRiAmo è Uscire dagli Schemi costituiti per imparare ad agganciare REALTA’ NUOVE, ricche di abbondanza e fecondità.


DePuRiAmo è puntare i piedi sul tetto del mondo per spiccare il balzo: HOP!


DePuRiAmo è la leggerezza Folle&Saggia del funambolo, che avanza leggiadro e “incosciente” su un filo di rugiada teso sopra l’abisso.


DePuRiAmo è “FARE COME SE”. Tutto è Possibile, se lo desideriamo e realizziamo con Amore e Fiducia.

DePuRiAmo è imparare a usare le energie, i pensieri, i fatti e le parole per alimentare ciò che vogliamo che sia.

Ciò che vogliamo è un mondoNuovo, possibile, rinnovabile, fecondo e gioioso. Un mondo per Tutti.


DePuRiAmo è Rivoluzione, un centro di riferimento di cambiamenti rivoluzionari.


DePuRiAmo è un cambio di Visione
, lo Specchio dentro lo Specchio di un mondoNuovo a cui aspiriamo e in cui vogliamo imparare a guardare.

La domanda dunque è: Cosa c’è dentro a questo specchio??

Dentro lo specchio ci sono i nostri figli e i figli di tutti, la generazione cui vogliamo consegnare un mondo in rinnovamento.


DePuRiAmo è GIOCARE.

L’energia del gioco rende tutto possibile, insegna a cambiare schemi e usare strumenti nuovi e diversi, tutti da inventare e interscambiare, donare, fare e disfare, Ri- Creare!

Insegna a camminare volando sul filo di rugiada teso da un mondo vecchio a un mondoNuovo.


DePuRiAmo è Ri-Creazione…

GiochiAmo?




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martedì 20 aprile 2010

IL RATTO DELL’OMBRELLO E SUE POSSIBILI TRASFORMAZIONI






Fino a pochissimo tempo fa, non avrei nemmeno lontanamente immaginato che la stoffa degli ombrelli rotti potesse essere usata efficacemente per nuovi usi.



Un post sul riciclo da facebook mi aprì un mondo: sacchette per contenere scarpe, ghette per la pioggia, cappottini per cani, fasciatoi per bimbi, e chi più ne ha più ne metta!

Ma la cosa che più mi ha stupito è proprio il fatto che una persona dedita al riuso e al riciclo come me non avesse mai pensato a riutilizzare la stoffa impermeabile perchè mentalmente chiusa dentro un'etichettatura rigida di uso&consumo secondo il quale un ombrello serve solo a fare un ombrello.

Condivisa la notizia sui vari canali ancor più ho provato meraviglia nello scoprire che tante persone che conosco riutilizzano le suddette stoffe senza bisogno che nessuno glielo dica, di propria iniziativa.
Ma come??? Stavolta dovevo proprio recuperare!

Detto fatto poco tempo dopo ho addocchiato un ombrello rotto fuori dalla posta dove vado tutti i giorni, e forte del fatto che a questo mondo una risorsa sprecata da chiunque è uno spreco per tutti, ho preso l'ombrello e me lo sono portata a casa.

Già mi vedevo abbastanza eroica nell'aver prelevato un ombrello dalla spazzatura sotto gli occhi di chi mi vede tutti i giorni e non avevo voglia di sprecarmi di più.

Ho dunque offerto la stoffa ai fans di Depuriamo sperando che qualcuno se la pigliasse e ne facesse un oggetto utile da mostrare.



Ma la pigrizia si paga con pigrizia!

Nemmeno gli abituali riciclatori di stoffe da ombrello l'hanno voluta per farci qualcosa, quindi m'è toccato di inventarmi qualcosa a me.
Ed ecco che un giorno mi è balenata l'idea... che in men che non si dica ho realizzato come illustrato sotto.


Prima di mostrarvi l'opera vorrei esprimere un pensiero su questo RI-GENERO, che di per se può anche lasciare il tempo che trova e non è utile a tutti:


ciò che trovo importante di queste operazioni è il modello pensiero di per se,
è imparare a guardare con occhi nuovi qualunque oggetto e risorsa
consapevoli che NOI ne possiamo fare qualcosa di NUOVO"


Tutto è allenamento, lo è il pane fatto in casa, il succo del limone congelato, l'orto da parete, la macchina condivisa, l'ombrello in mantellina, e tutto quanto il resto....
Come per tutte le cose
solo con l’allenamento continuo si diventa ABILI 

nel far fruttare i propri talenti.


Se vogliamo allenare il Creatore che è in noi...

CREIAMO!

1) Ecco la stoffa recuperata: ho scucito e tenuto pronto per l'uso anche lo stringhino di chiusura dell'ombrello  la fascettina con il velcro).
Poichè sono PIGRA! non ho staccato i fermi di metallo entro cui andavano inserite le bacchette dell’ombrello.
Chi ha dieci minuti in più per dedicarsi alla confezione può prendere in considerazione la possibiltà di staccarli, e anche no..










2) La mantellina in genere viene portata sopra il cappottino, lo scollo serve largo, ma se troppo largo potrebbe entrare acqua. Dunque ho fatto uno scollo a barchetta di medie dimensioni e poi uno fessura anteriore che può essere chiusa col velcro recuperato dalla fascetta chiudi ombrello. Abbastanza largo per essere indossato & richiudibile a larghezza desiderata.





3) Il vero tocco del Mago sta nell'etichetta: io naturalmente ho usato l'etichetta  DePuRiAmo, ma se non la si ha a disposizione suggerisco di cercare nel proprio armadio e staccare una di quelle fastidiose, enormi e coloratissime etichette che non si capisce per quale motivo debbano essere attaccate internamente ai vestiti per darci poi fastidio tutta la vita. Ecco un modo solenne di rendere loro onore: scucirle per ricucirle all'esterno della mantellina, a mò di decorazione. E se qualcuno vorrà sapere in quale originale boutique avete acquistato l'originale mantellina...








4) Già che mi ero sprecata di fatica, ho aggiunto 3 minuti per confezionare una sacchetta porta mantella. Come vedete dalla dimensione del cellulare la mantella ripiegata porta via pochissimo spazio, motivo per il quale è comodissima in borsetta e d’emergenza. Avrei potuto confezionare una borsetta molto più piccola, ma poiché sono pratica ho preferito una misura più grande così da non fare particolare fatica a richiudere la mantella in un sacchetto microscopico.
Il nastro l’ho messo solo per far mantenere piegata la mantella il tempo della foto.





L’operazione in assoluto più difficile è stata quella di convincere Alessandro a fare da modello, non ne aveva alcuna voglia e nemmeno con il ciuccio promesso si è dimostrato particolarmente entusiasta! Le foto in cui si vede la sua espressione non posso pubblicarle, vi scapperebbe la voglia di fare la mantella! 
  



Vantaggi e svantaggi dell’oggetto prodotto:

Rispetto a una classica mantella da pioggia è molto più leggera e si porta facilmente in borsa perché occupa pochissimo spazio.
Le mantelline classiche possono essere usate anche con pioggia piuttosto forte perché coprono il bimbo efficacemente da capo a piedi. Questa al contrario è molto più leggera e corta e non ha il cappuccio, quindi secondo me è indicata come mantella d’emergenza quando non si ha l’altra, che peraltro è ingombrante e non si porta d’abitudine in borsa.
Può essere usata come mantella fine a se stessa quando pioviggina e per brevi tragitti.
Comodissima quando si tiene il bimbo sotto il proprio ombrello, con la mantella aggiuntiva rimane più protetto e non si bagna le spalle come spesso succede.

E… se tagliate i capelli al bimbo in casa…. Subito si reinventa come mantellina da parrucchiere!

Buoni ri-generi a tutti!

Mondo_bimbo: manuale per apprendisti bio_genitori

Il manuale per bebè di mondoNuovo è un lavoro che si modifica e arricchisce ad ogni gravidanza e parto delle mamme e dei papà di mondoNuovo, e collaboratori tutti!
Per la prossima revisione s'attende un nuovo parto, nuova ripresa, nuovi imput, nuovo bagno di buonUmore!


E' scaricabile gratuitamente on line su Mondo Bimb-Allegri



La cura del bebè

Come prendersi cura del bambino piccolo ?
Quali prodotti comprare per la pelle e il bagnetto ?
Di quali oggetti ha veramente bisogno ?

QUELLO CHE VORREMMO SAPERE su

* il bagnetto e l’igiene del sederino
* le creme da evitare e quelle da comprare anche al supermercato
* il fasciatoio, i marsupi e le fasce portabebè
* i pannolini, i vestitini e le scarpe
* l’allattamento e le prime pappe
* la nanna
* i giocattoli e i trucchetti casalinghi
* l’igiene quando in casa c’è un bambino e il “suo” bucato
* una guida alle letture per genitori consapevoli
* una mappa di forum e siti web su
· parto naturale e sostegno all'allattamento
· creatività e fai da te
· prodotti eco-bio

… e altro ancora !


...tre anni di ricerche e diversi bimbi cresciuti
decine di marche sperimentate
tanti manuali letti e forum consultati...
per un’altra guida di MondoNuovo
frutto di lunghe ricerche e consultazioni
tra mamme attente ai prodotti biologici e ai metodi naturali
utile sia a chi è già genitore sia a chi desidera diventarlo



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domenica 18 aprile 2010

Yogurt facilissimo in cappottino di pile!



Che cos'è???



Un litro di yogurt bianco appena ritirato dal suo giaciglio caldo:
5 minuti di lavoro e 10 ore di riposo al calduccio.
Ritirare, mettere in frigo, consumare!


Ecco la ricetta, noi lo facciamo da anni con profitto e gusto:


Scaldare un litro di latte intero a lunga conservazione** fino a raggiungere la temperatura di c.ca 38 gradi (si può usare un termometro da "febbre").
Se si usa il microonde per scaldare il latte, basta ricordarsi potenza e minuti e si usa sempre quella - variandola di stagione in stagione a causa del latte che è a temperatura ambiente. Naturalmente per provare la temperatura corretta del latte scaldato al micro bisogna prima mescolarlo con cura affinchè si misceli.

Versarlo in una brocca possibilmente di vetro o similari, con tappo o coperchio.

Aggiungere mezzo barattolo di yogurt - metà del classico barattolino da 125 gr.- e rimestare bene.

Chiudere il contenitore con il tappo e poi avvolgerlo in calda copertina- pile, lana, maglioncini caldi infeltriti, ecc-.
Attendere 10-12 ore cca e poi metterlo in frigo.
Et voilà! lo yogurt bianco è fatto e può essere arricchito al momento della consumazione di zucchero, frutta, marmellate, ecc eccc.

Si può rifare lo yogurt con nuovo yogurt comprato o con yogurt fatto in casa.
Non sempre lo yogurt ha lo stesso sapore, a volte è più cremoso a volte meno, a volte più dolce altre più acido. Se i primi esperiementi non vi vengono benissimo.. perseverate e riprovate!

** il latte deve essere pastorizzato altrimenti nella fermentazione si nutrono vari tipi di germi e batteri presenti nel latte non bollito. Il latte a lunga conservazione è ideale perchè più pastorizzato, il latte fresco intero andrebbe fatto bollire, il latte fresco non pastorizzato non so come possa comportarsi, sicuramente è da fare bollire con grande cura.

** Cè chi mette semplicemente lo yogurt sul calorifero in inverno, senza copertina. Chi lo lascia sul tavolo avvolto da copertina. Noi lo alloggiamo coperto dal pile dentro un contenitore termico di quelli da pic nic, per il semplice fatto che il contenitore lo teniamo fisso sotto il tavolo della cucina usandolo 3 volte a settimana per altri motivi.


Buoni yogurt a tutti!


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Deodorante ascelle BimbumBam



Limoncini della transilvania e code di rospo del madagascar
Sminuzzare amalgamare e caricare con un mantra??


Niente di tutto ciò!
E' che è talmente semplice che non abbiamo una foto dedicata, quindi il cuoco di famiglia lo rigeneriamo anche per questo post.

Parlare di deodorante ascelle non è certo cosa elegante, ma poichè l'efficacia il risparmio e il fai da te ci pare più importante, eccoci pronti ad affrontare lo spinoso argomento.

Il bicarbonato è per sua natura efficacissimo nell'assorbire e neutralizzare gli odori.
Sotto ascella si potrebbe usare anche puro, ma tende ad essere un pò grezzo e irritante nel tempo.

Soluzione?

- recuperare un vasetto vuoto di qualsivoglia crema
- miscelare due parti di bicarbonato con una parte di maizena (amido di mais) o farina di riso
- utilizzare in questo modo: bagnare leggermente le dita e intingerle nella polvere deodorante, poi passarle sotto ascella.

L'amido di mais e la farina di riso sono farine morbide e impalpabili che accompagnano dolcemente il bicarbonato ammorbidendone l'effetto scrub sulla pelle.

E' EFFICACISSIMO.

Chiaramente, come tutti i deodoranti di qualsivoglia tipo, a qualcuno andrà benissimo, ad altri non andrà bene, per altri l'effetto non sarà sufficiente sempre in tutte le stagioni. Come per tutte le creme antiodoranti bisogna provare.

Io lo uso da mesi e mi trovo benissimo, è già arrivato un pò di caldo e non ho avuto problemi. Non so se sarà altrettanto efficace quest'estate, nel caso troverò un'altra soluzione per un periodo limitato di tempo.

Se penso a quanti soldi e inquinamento spendevo costantemente per roll on e aggeggini vari....


Dedicatevi alla miscelazione casalinga e che buon pro vi faccia!


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sabato 17 aprile 2010

I Lttle Humbugs e l'importanza dell'impollinazione



Una nuova meravigliosa iniziativa dal baule del tesoro di Claudia:


in occasione dell' Earth Day (22 Aprile 2010) i Little Humbugs vogliono aiutarci a capire l'importanza dell'impollinazione, e Marghanita, la loro mamma, ha disegnato e messo a disposizione gratuitamente delle schede da leggere (in inglese) e colorare, che si possono scaricare qui

Rimandiamo al post di Claudia per ulteriori informazioni sull'iniziativa.
Noi la condividiamo volentieri così da rendere più completo e allegro il percorso di orticultura dedicato a grandi e piccini pubblicato questa settimana.

Un percorso dedicato alla terra e alla voglia di tornare a Creare con la Terra.

Se ci mettiamo a sua disposizione saremo certamente benedetti da frutti e fiori di impagabile valore e bellezza: saranno i frutti della nostra passsione, dedizione, lavoro.
Primi passi per ricondurci a un cammino a misura d'uomo, rinnovato quanto antico, semplice, fecondo, legato a ritmi e stagioni che abbiamo perso nel calderone mediatico del "tutto subito e tutto comprato".

Un percorso fantastico dove il Sole e la Pioggia ritrovano un loro senso e funzione, dove la grandine diventa spaventosa per i piccoli frutti coltivati con amore e non solo per le macchine lasciate nel parcheggio. Un percorso che ci re-insegna ad avere cura e rispetto, a metterci a disposizione anche di ciò che non possiamo controllare ma a cui ci mettiamo al servizio: Madre Natura.

Un percorso, iniziatico, che possiamo iniziare con i nostri figli per mano, lasciando che a volte siano loro ad insegnarci, e a volte il contrario.
Con le schede di Marghanita e con i Little Humbugs impariamo e ci divertiamo tutti insieme..





Grazie Claudia e Grazie Marghanita!


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venerdì 16 aprile 2010

Come fare un orto sul balcone


Un altro prezioso regalo di Erbaviola, questa volta incastonato come uno smeraldo su un balcone:

miniguida da scaricare gratis

su come fare un orto sul balcone.

Per completare l'opera sempre di Erbaviola

lavori da fare nell'orto mese per mese


La pratica del fare un orto su balcone o in qualunque piccolo o grande ritaglio di verde prende ogni giorno più piede e visibilità, stamattina ne parlavano in un servizio alla rai.
Ripopolare di ortaggi ciò che abbiamo trasformato in cemento è la pratica più virtuosa e lungimirante che possiamo prendere in considerazione e realizzare.
Passo passo con l'aiuto di tante testimonianze e articoli.

Forse perchè è stata estirpata dalla città e quindi dal nostro modello pensiero, pare a volte cosa difficile o inverosimile. Ma quale differenza può esserci dal coltivare fiori in giardino o vaso o imparare a cucinare quando non lo si è mai fatto?


L'unica qualità che serve è IL DESIDERIO di fare.
Quando quello c'è si può fare tutto...


Dal dire al fare, ecco un post di Anna che seguendo le indicazioni trovate in rete ha messo in pratica i buoni consigli e li ha fatti germogliare e fruttare sul proprio balcone.


Non sono meravigliosi i suoi vasi?





& se lo fanno loro non possiamo provare anche noi???




Ma certo che si!!!!


Con l'aria che tira al mondo e al governo non ci resta che darci alla zappa, sperando che arrivino tempi migliori possiamo esercitarci con cavoli e zucche, cucurbite varie, cavoli cavolini e cavolacci!!!


Da ultimo e non meno importante, presentiamo il libro di Erbaviola

di cui potete leggere presentazione

Autore: Grazia Cacciola
Titolo: L’orto sul balcone. Coltivare naturale in spazi ristretti.
Caratteristiche:
224 pag – 15×21 bn. Stampato su carta con certificazione FSC. La certificazione FSC assicura che il legno e la carta utilizzati provengano da foreste gestite secondo criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
I diritti d’autore sono interamente devoluti a AgireOra per la campagna informativa permanente “Conoscere e salvaguardare i diritti degli animali
”.

ISBN 9788882338176

Anno di edizione 2009
Editore FAG, Milano. Collana Natural Lifestyle



Non ci guadagniamo nulla noi presentandolo,

e come vedete sopra non ci guadagna nemmeno lei come autore.

Dunque...

più si pubblicizza e mette in pratica più TUTTI ci guadagnamo.



Sognando orti da balcone in anarchico entusiasmo...

Grazie Erbaviola dei Miracoli!!!!

e Grazie ad Anna e al suo balcone fruttuoso!

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