venerdì 5 aprile 2013

Il grande Gioco del Baratto al Bopo



IL GRANDE GIOCO DEL BARATTO al BOPO

Dire Fare Scambiare Giocare!


Domenica 21 Aprile dalle ore 15 alle 18 al Bopo di Ponteranica via Concordia 6, siamo tutti invitati a partecipare al

Primo Evento di BARATTO per grandi e piccini



Ci piace immaginarlo come un gioco del monopoli vivente

che nelle varie edizioni si arricchirà di nomi, vie, vicoli e piazzette,

ove ognuno posizionerà il proprio tavolo con propri oggetti in gioco e scambio.





Dunque si potrà (non dovrà) proporre un banchetto a tema:

banchetto dello sport, banchetto delle taglie dimesse, banchetto dei libri e delle riviste,

banchetti tutti-gusti… Banchetti dei bambini per scambiarsi i giochi!

Muniti di fogli o cartoni e colori, si potranno battezzare le vie, le piazze e corridoi.

Vicolo dei libri, Rotonda dei bambini, Piazza delle arti e dei mestieri,Via degli abiti e accessori


Naturalmente il fine inconfessato e furbino sarà  liberarsi delle cataste di cose che siamo stanchi di vedere accumulate per casa o spostate da un luogo all’altro.

La sfida per ognuno è aggirarsi  per casa e trovare finalmente il coraggio di riempire un cestino, un sacchetto, uno o due scatoloni, di qualunque genere di oggetto:
piccolo-medio-grande, cucina-soffitta-garage, bimbo-ragazzo-adulto.



E non vogliamo certo escludere la piazza delle arti e dei mestieri!

Potrete offrire maestria, consulenze, lezioni di inglese, compilazione del 740,pulizia vetri,

taglio giardino, compiti al piccino, eccetera ecceterando scambiando e ricambiando.

Tutti insieme giocando! Nessuno di  noi lo sa fare, ma certo lo potremo imparare.
Potrete organizzarvi portando dei tavoli e strumenti utili quali scotch, fili, mollette, appendiabiti

e tutto quanto vi venga in mente, o desideriate portare, per decorare il vostro banchetto o la sala.

VI ASPETTIAMOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!

Evento non a scopo di lucro, partecipazione gratuita. Per info calamaiomagico@comana.it


lunedì 14 febbraio 2011

Tutto L'Amore Che Ho

..buon San Valentino a tutti.
Buona vita d'amore a chi se la sa vivere. A chi anche se non sa se ha le ali, prova a volare lo stesso.

domenica 30 gennaio 2011

Di regali e regalini

Oltre al Natale ci sono altre occasioni in cui ci può capitare di dover fare regali. L'idea che sta alla base di DePuRiAmo è che per fare un regalo, o comunque per ottenere un oggetto/servizio, possiamo accedere a diversi tipi di risorse. Queste possono essere:
- i soldi che abbiamo nel portafoglio o nel bancomat
- oggetti che abbiamo in casa e non usiamo o desideriamo dare agli altri
- materiali con cui fabbricare l'oggetto da regalare/usare

C'è anche dell'altro. 
Possiamo accedere anche alle nostre risorse personali che possono essere molteplici e di vario genere. C'è chi sa cucire, chi sa cucinare, chi realizzare bambole o giocattoli fatti a mano, chi sa lavorare il legno, e molto altro. 
Ci sono, però, anche delle risorse molto più semplici che fanno parte delle nostre emozioni e che sono capaci di trasmettere messaggi di amore molto profondi. 

Non avete mai pensato che il semplice fatto di regalare una storia a un bambino possa essere un vero tesoro?



Nei giorni scorsi è stato il comleanno della mia nipotina, 8 anni, 3a elementare. Per Natale le ho regalato un troll - avete presente quei mostriciattoli bruttini? - che, dopo un accurato rito, dovrebbe diventare un vero e proprio spirito guida per tutta la vita. Sempre che il bambino ci creda ovviamente. 
Il regalo è piaciuto e mia nipote mi ha chiesto di avere più informazioni sui troll. Ho cercato un libro adatto per un mese, ma non ho trovato nulla che mi piacesse. 


Quindi ho deciso di farlo io... 
No, non è che mi sono messa a scrivere un libro! 
Semplicemente ho recuperato in rete un po' di informazioni sui troll e le ho riscritte in parte per renderle omogenee con tutto il resto. Ho aggiunto immagini e una bella dedica iniziale. Ho stampato il tutto con tanto di intestazione e autore (Zia Franci), editore (Zia Franci Editore) e copyright e ho fatto una copertina con il feltro verde e dei bottoncini a forma di fiore. Un nastrino con un fiorellino di DePuRiAmo e il regalo era pronto.
Voi direte che non tutti sanno scrivere. Non è necessario: io ho scelto di fare un libro fatto così, ma è possibile anche trascrivere una fiaba che il bambino apprezza e affiancarla a delle immagini particolari o a delle foto reali. Oppure scegliere di fare un libro con tutti i suoi disegni o le fotografie scattate insieme. O ancora poesie o filastrocche da insegnargli. O disegni da colorare.  

Possiamo ricorrere, cioè, alla nostra immaginazione e sensibilità. Anche la fantasia è una risorsa che può trasformarsi in qualcosa di reale e concreto. E non è necessario essere talentuosi per poter realizzare qualcosa di bello per un bambino. I piccoli - a differenza nostra - non si fanno ingannare dalla forma del mondo. Loro sanno guardare alla sostanza. 

il regalo è stato realizzato pensando all'anima del bimbo a cui lo dobbiamo regalare e traendo risorse da ciò che fa emozionare noi veramente, sarà apprezzato di sicuro. Vedrete che saprà sbaragliare la concorrenza del più fantasmagorico gormita o winx. 
Se, invece, - per sicurezza o comodità - ricorriamo a ciò che è comune pensare che gli piacerà (il gioco di X, i pattini di Y, lo zaino di Z, ecc.) probabilmente vi ringrazieranno, ma quanto durerà l'entusiasmo?

Il regalo che noi facciamo sarà tanto prezioso per il bambino quanto lo sarà per noi. Ma non prezioso in termini economici, bensì in valore spirituale. Sarà un tesoro se saprà far risuonare anche il nostro cuore bambino. Se noi saremo emozionati per il regalo, con anche la paura di non sapere se sarà compreso, loro lo percepiranno e capiranno che dentro a quel pacchetto c'è qualcosa di speciale, qualcosa che ci fa sentire vivi e che potrebbe far sentire anche a loro quel brivido che sentiamo noi.

E' l'emozione il vero regalo che possiamo fare a un bambino. E' la soddisfazione di essere i riceventi di qualcosa di importante per noi. Se guardiamo nella nostra infanzia questo sentimento speciale lo ritroviamo e ritroveremo anche tutto quel popolo di personaggi, mostri, fate, idee, pensieri, progetti, disegni, castelli, draghi, cavalieri, supereroi, robot, sogni e desideri che ci facevano tremare i polsi e che rendevano la nostra vita qualcosa di unico. 

Per fare un regalo a un bambino basta guardare in quello scrigno dimenticato della nostra infanzia. Non ci sarà tesoro più prezioso.


Qui potete scaricare il file con il testo del libretto sui troll che ho scritto per la piccola Elisabetta. Niente fotografia: mi piace l'idea di condividere e volevo far capire come sia semplice fare qualcosa di divertente, però, ci tenevo anche che il regalo nella sua complessità restasse qualcosa di personale. Da non rendere pubblico. Ho eliminato anche la dedica.
Come vi dicevo, io ho riscritto la maggior parte del testo che ho recuperato dalla rete, ma questo è anche il mio mestiere, scrivo.  Per fare un libretto simile, però, non è necessario saper scrivere, perchè molte sono le possibilità che la nostra anima bambina ci può suggerire. Basta lasciarla libera di parlare. 

sabato 29 gennaio 2011

...e la besciamella.

Anche per la besciamella si può fare lo stesso discorso di preziosità che abbiamo fatto per il ragù.

- Besciamella con burro e latte di mucca? Sì, ma ne deve valere la pena veramente!
- Besciamella con olio e latte di mucca? Si, perchè no, per le occasioni si può fare, no?
- Besciamella con olio e latte vegetale? Anche ogni giorno, ma poi non lamentatevi se dovete allargare i pantaloni!

Ecco la ricetta per 1/2 litro di besciamella veg:
- 3 Cucchiai di olio di oliva
- 3 Cucchiai di farina
- 1/2 litro di latte vegetale
- sale, pepe, noce moscata a piacere

Scaldate l'olio in un pentolino alto, quindi unite la farina e lasciatela tostare per un minuto mescolando. Quindi unite il latte a filo continuando a mescolare con una frusta. Da manuale dovreste versare il latte già caldo, ma sinceramente io lo metto freddo perchè non ho voglia di sporcare un altro pentolino. Cercate di mescolare velocemente come se steste sbattendo le uova per la frittata, così eviterete grumi. Nel caso vi si formino, alla fine potete sempre dare un colpo di minipimer, così viene vellutata lo stesso. Aggiungete sale, pepe ed eventualmente noce moscata a piacere. Lasciate cuocere mescolando piano fino a quando non si addensa come desiderate.

Le prime volte che la fate vi sembrerà complicato e dovrete dedicarvici completamente senza farvi distrarre. Già alla seconda o terza volta, sarà un gioco da ragazzi e mentre cuoce la pasta o le verdure o altro per la ricetta che state realizzando riuscirete a prepararla ottimizzando tempi e strumenti. Nel caso in cui vogliate diminuire le dosi (questa sono a prova di errore, ma potete diminuire di un cucchaio) sappiate che potete comunque correggere aggiungendo olio o farina in seguito. Ci vorrà un po' di attenzione per far amalgamare gli ingredienti, soprattutto la farina, ma si riesce. E come vi dicevo, c'è sempre il minipimer che risolve molto. 
Detto questo non c'è più motivo per comprare la besciamella pronta, sia veg che no, e spendere un sacco di soldi per un prodotto di dubbio valore nutritivo e di alto spreco (produzione, imballo, rifiuti, ecc.).

Potete usare la besciamella per le lasagne, la pasta al forno, le verdure gratinate al forno, ma anche per una pasta in padella, come se fosse panna. Sarà certamente più leggera della besciamella normale e non vi lascerà appesantiti.

giovedì 27 gennaio 2011

Ragu mon amour

Sono ormai vegetariana da anni, ma resta comunque difficile superare certi condizionamenti mentali ed abitudini a cui siamo stati sottoposti per anni. Non mi vergogno di dirlo, ancora oggi l'odore dello speck mi fa sussultare! Poi mi basta solo immaginare di mangiarlo per avere la nausea e farmi passare ogni voglia, ma resto convinta che chi come noi sta facendo un'operazione di "depurazione" di corpo, mente e spirito - che può riguardare l'alimentazione, ma anche tanti altri aspetti della vita - sia ciclicamente messo alla prova dal lavaggio del cervello che ci hanno fatto da quando siamo nati.

Domanda: ma lo Spuntì lo mangiavate?
Risposta: eccome, adesso dico che faceva schifo perchè mi vergogno, ma chissà come mai lo mangiavo che era una bellezza! Ma se ci ripenso mi chiedo come facesse mia madre a darmi quella poltiglia lì...

Diciamo che è un po' come nel film Matrix, quando il cattivo Cypher non ce la fa più, non regge la fatica di vivere nella realtà e tradisce gli amici dicendo "a volte, l'ignoranza è un bene". Per quanto possiamo essere orgogliosi del nostro cammino - e dobbiamo esserlo - è importante accettare questi momenti di stanchezza. Riniziare da capo e impegnarsi, quando tutti gli altri stanno con il sederone al caldo, è faticoso e richiede costanza. E' proprio come in Matrix: facciamo fatica perchè non ci siamo mai mossi dalle nostre sedie, sempre in attesa che nutrissero noi, il nostro cervello e i nostri sogni, con ciò che volevano loro. Ora che ci siamo svegliati i muscoli fanno male e la mente è provata. Ma siamo veri, e questo ci basta per essere felici.

Nessuno ci vieta, però, di riprodurre ciò che in passato ci dava piacere. Per esempio, per me, le lasagne con ragù e besciamella sono sempre state un imperativo delle feste. No pasticcio, no party. E' vero, non potrò fare riprodurre fedelmente la carne, ma sinceramente non è questo l'obiettivo. Ciò che cerco è il piacere di un piatto di famiglia, di una tradizione carica di ricordi. Non è che posso sostituirlo con un piatto diverso, per quanto buono possa essere. Il pasticcio della mamma è sempre il pasticcio della mamma! Ciò che posso fare è "aggiustarlo", perchè faceva parte di un modo di vivere in cui si era "rotto" il legame con la realtà.

E allora aggiustiamo questo pasticcio. Cos'ha che non va? 
Le lasagne sono un piatto molto intenso, normalmente contengono: i cereali sotto forma di sfoglie, la carne presente nel ragù cotto con un po' di verdure (pochine di solito, solo per insaporire un po' oltre al pomodoro), i latticini della besciamella.
Benissimo.
Direi che è un ottimo piatto per festeggiare  un matrimonio o  un'occasione importante. Non ho nulla contro chi mangia la carne saltuariamente (la scelta veg è qualcosa di personale) nelle occasioni speciali (come si faceva in passato)  ma deve essere così veramente! Non le due volte alla settimana consigliate dal medico. 
Quando allattavo la bimba mia mamma mi raccontava che la mia bisnonna diceva che "a tirare su carne si fa fatica!". Questo ci aiuta a capire sia il rispetto che dobbiamo agli animali che vengono uccisi per sfamarci - è energia, forza, sudore, dolore - sia la profonda stima che dobbiamo avere nei confronti di quelle madri - perchè se anche sono animali sono comunque madri - che non per loro volontà ci donano il loro latte (al posto di darlo al loro vitello solitamente). Carne e latte, ovvero vita. 


Mettiamoci nei loro panni: cosa penseremmo se noi dovessimo fare la stessa fatica (lasciamo perdere le condizioni di vita per un attimo, è una questione che va oltre) per vedere che ciò che abbiamo fatto serve a soddisfare la voglia del pranzo della domenica. Siamo capaci di comprendere la frustrazione di uno schiavo che vede infangato il suo lavoro, ma non quella di un animale. Parliamo sempre di vita e la vita va rispettata in tutte le sue forme.

Allora impariamo a fare una scala reale di priorità, chiediamoci se quello che stiamo andando a fare merita tutta questa energia:
- Lasagne con ragù di carne e besciamella di latte vaccino: ...certo (se non ho scelto la strada veg), si sposano Tizio e Caia!
- Lasagne con ragù vegetale e besciamella di latte vaccino: ...certo, è Natale/Capodanno/Pasqua/ecc.
- Lasagne con ragù e besciamella veg: ...certo, me la faccio anche ogni sera! Non fa male a nessuno e male che va mi viene un sederone da panico!


Potrebbe essere un'idea, no? Un'idea per cercare un equilibrio vero tra realtà e piacere. D'altra parte, un piacere come può essere un piacere se fa piacere solo a me?

RAGU' VEGETALE
100 g di lenticchie secche (io usa la varietà "piccole di montagna")
1 cavolfiore piccolo (o altra verdura di stagione, in questo modo potete adattarvi ai vostri gusti)
1 cipolla tritata
1/2 bottiglia di passata di pomodoro (o anche di più dipende dai gusti)
1 cucchiaino/1 dado di brodo vegetale (fai da te magari...)
Aromi a piacere
Olio ev di oliva
Acqua qb

Prendete la fidata pentola a pressione, buttateci dentro le lenticchie con pari volume di acqua e fatele cuocere per 15 minuti da quando va in pressione. Aprite, non dovreste avere acqua, al massimo poca poca. Aggiungete: cipolla tritata, il cavolfiore tagliato a pezzettini, il brodo, la passata, 1/2 bicchiere d'acqua (se non vi è rimasta proprio acqua delle lenticchie). Mescolate, richiudete e fate cuocere per altri 15 minuti. Spegnete, fate uscire il vapore, aprite, rimettete sulla fiamma e mescolate bene aggiungendo l'olio di oliva a piacere. Dovreste aver ottenuto un ragù molto simile nell'aspetto a quello di carne, ma un po' più cremoso, Lasciate cuocere fino a quando l'eventuale acqua in eccesso non si è consumata.


E' buono, molto buono. Dal punto di vista nurtizionale è preferibile ai ragù di seitan perchè contiene molti più minerali, vitamine e proteine di buona qualità (la proteina del seitan è il glutine, quella dei cereali e del pane) grazie alla presenza dei legumi e all'abbondanza delle verdure La pentola a pressione consente inoltre una cottura rapida preservando di più i nutrienti e consumando di meno. L'olio a crudo completa l'opera.
Va bene sia per le lasagne che per una banale pasta al ragù che i bimbi adorano. Se poi lo conservate in un contenitore ermetico lo potete tenere in frigo per un po' di giorni pronto all'uso.

Fra l'altro: una pasta al ragù è un piatto unico ottimo, soprattutto per i bambini che possono mangiare cereali, legumi e verdura in buone proporzioni. Per questo, secondo me, è bene abbondare con il condimento, ed evitare quei piatti stitici in cui conti distintamente i granelli di ragù. E' chiaro che se dietro a un piatto così, fate seguire cotoletta, pane e patatine... 'n'insalata, no?

La besciamella ve la dico dopo.

mercoledì 26 gennaio 2011

Gennaio: che si mangia?

In Gennaio nell cucina DePuRiAmo c'è:
Frutta - kiwi, arancia, limone, mandarino, mandarancio, mela, pera, pompelmo, frutta secca.
Verdura - barbabietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, catalogna, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di bruxelles, cicoria e cicorino, coste, crauti, erbette, finocchio, indivia, lattuga, porro, radicchio rosso, rapa, scorzobianca e scorzonera, spinaci, topinambur, valerianella, zucca.


Gennaio, primo mese dell'anno e mese dei grandi propositi. Li avete fatti? Il mio, in realtà, è quello di scrivere più post su DePuRiAmo e non accumulare questi pazzeschi ritardi. Ma tant'è, questo è quello che riesco a fare e questo è quello che si fa. Mi consolo con il fatto che faccio molto altro. 

Di sicuro mi piace pensare che da adesso in poi andiamo verso la crescita, il calore e la rinascita. Dopo il solstizio di inverno, infatti, le giornate - per quanto poco - hanno iniziato ad allungarsi e, per chi lo sa vedere, questo piccolo passo in avanti rappresenta una vera gioia. 

Ma veniamo alla stagionalità: per quanto gennaio rappresenti l'inizio di un periodo migliore, non si può dire che rappresenti il mese dell'abbondanza. Anzi, c'è proprio poco... E' vero che adesso insorgeranno gli amanti di broccoli e verze, per carità sono buone, ma mannaggia a loro dopo un po' stufano! Ma anche questa nausea fa parte della stagionalità, no? 
Gennaio, in realtà, è il mese dell'inizio dei lavori che in primavera porteranno a raccogliere i frutti. E' il mese in cui ci si rimbocca le maniche dopo che con il finire dell'anno passato ci si è fatto un programma per quello a venire. Ed ecco spuntare nuovamente i famosi propositi...
Sicuramente non è ancora un mese laborioso a causa del freddo e delle intemperie, ma proprio in questi giorni si iniziano a vedere campi con la terra rivoltata, pulizie dei fossi, tagli delle siepi, ecc. (questo comunque dipende da dove ci si trova), a che altitudine e latitudine. Insomma, l'anno si apre con i migliori auspici, ma solo se sappiamo lavorarli dall'inizio.

mercoledì 22 dicembre 2010

Regali last minute...

Ecco, mancano 4 giorni a Natale. 
E ovviamente io non ho finito di preparare i regali. Come ogni anno.
Solitamente, però, in passato questo significava corse da strapparsi i capelli per i centri commerciali e nei negozi, insulti per parcheggiare, maledizioni perché "guarda quello come cavolo guida" e via dicendo. 
All'anima del Natale!

Da un po' di anni abbiamo deciso che bisogna cambiare, ogni anno si arrivava al giorno di Natale più nervosi di prima. Le feste ormai erano diventate solo ed esclusivamente uno stress.

E allora di cambia. E cosa si fa?

Si acquistano i regali mesi prima?
Io non ne sono capace, arrivo sempre all'ultimo minuto Bisogna anche imparare ad accettarsi.

Si fanno dei regali fai-da-te?
Esatto. 
Regali autoprodotti e autoincartati.
È facile, perché si scelgono solo cose che sono alla nostra portata.
È divertente, perché quando ti metti all'opera non smetteresti mail.
È sempre in tempo, perché in base a ciò che fai ci metti il tempo che ci devi mettere. Tanto se è un regalo laborioso, poco se si tratta di regalini.

E dove trovi le idee?
Internet.
Riviste.
Te le inventi.


Alcuni esempi?
Eccoli.


Preparato per cioccolata calda

Cosa serve (per 12 tazze circa):
- 200 g Cioccolato Fondente dal 55% al 65%
- 150 g Cacao Amaro in Polvere
- 70 g Zucchero di Canna
- 160 g Zucchero Semolato
- 250 g Fecola di Patate
- 1 Cucchiaio Cannella (facoltativo)

Come si fa:
Polverizzare nel mixer (con le lame) il cioccolato facendo attenzione a mixare a intermittenza altrimenti il cioccolato si scioglie. Potete mescolare insieme fin da questo momento lo zucchero, perché la sua grana rallenta il processo di scioglimento del cioccolato. In ogni caso, andateci cauti, ci mette un attimo a sciogliersi. Vi avviso che ci si mette un po' a fare questa parte.
...gli amici con il bimby sghignazzeranno, ma noi non li badiamo, noi "sappiamo fare" anche se non siamo automatizzati! Ah!



Mettete il cioccolato in un barattolo insieme a tutti gli altri ingredienti e mescolate bene. Questo è il preparato. A parte la prima fase dedicata al cioccolato, ci si sta veramente poco.
Mi raccomando conservatelo in un luogo fresco e asciutto, al caldo rischiate di trovare cioccolata concentrata...


Come prepara la cioccolata:
Per una tazza da 125 ml, fate sciogliere 1 cucchiaio e mezzo circa (però fate delle prove, c'è chi la vuole più densa e chi meno) con 125 ml di latte (vaccino, di soia, riso, ecc. io uso anche l'acqua semplice, viene più leggera, ma in assenza di latte e in presenza di tanta voglia...). Per evitare grumi fate sciogliere il preparato prima con un po' di latte in modo da ottenere una cremina molto densa. Aggiungete quindi il resto del latte e portate a bollore fino a quando non avrà raggiunto la consistenza desiderata.

Anche qui decorate a piacere la confezione. Qui trovate il biglietto di auguri e la ricetta per preparare il preparato fatto in casa.




Zucchero all'arancia
Cosa serve:
- 3 arance
- 200 g di zucchero di canna

Come si fa:
Grattugiate con cura la scorza delle arance, cercate di recuperate tutta la parte arancione. Mettete le scorze grattugiate sul termosifone e lasciate che si secchino per una giornata. Non fate come in tante ricette che dicono di mettere la scorza in forno per 4 o 5 ore! Alla faccia del risparmio energetico. 

Una volta che si è seccata la buccia, mettetela in un piccolo tritatutto o in un macinacaffè e cercate di ridurla in polvere quanto più vi è possibile. Eventualmente finite il lavoro a mano in un mortaio. Quindi mescolate con cura la polvere allo zucchero affinché sia un composto il più possibile omogeneo. 

Decorate con ciò che avete in casa. Qui potete scaricare il biglietto da allegare con la ricetta da fare in casa.





Zucchero alla vaniglia


Cosa serve:
- 2 bacche di vaniglia di ottima qualità (o almeno 3 di quella che trovate al supermercato)
- 300 g di zucchero semolato

Come si fa:
Aprite le bacche e grattate i semini, metteteli in un barattolo. Aggiungete lo zucchero e mescolate con cura in modo da rendere omogeneo il composto. Sentite il profumo che sprigiona ed, eventualmente, aggiungete ancora vaniglia.
Ve lo immaginate questo zucchero nella cioccolata calda?

Decorate con ciò che avete in casa come la fantasia vi suggerisce.
Qui potete scaricare il biglietto da allegare con la ricetta da fare in casa.







NB: sia questa ricetta che la precedente sono state prese dalla rivista "Cucina Naturale" di dicembre, vi segnalo che nel prossimo numero ci sono dolcetti fai da te per la festa della befana.



Astuccio Fai da Te
Questo è un po' più complesso, ma vi assicuro che è facile, non ci si mette più di una serata. Per un bambino o una bambina che vanno a scuola, però, è un regalo fantastico. Ma credo anche per un adulto a cui è utile (credo basti scegliere i tessuti giusti). 


Servono:
- feltro con colori a scelta
- filo colorato abbastanza spesso
- 1 cerniera (io ho usato quella da jeans, ma va meglio anche una più leggera)
- macchina da cucire
- ago e filo

Come si fa:
Tagliate un rettangolo di feltro la cui lunghezza determinerà quanto diventerà grosso l'astuccio (la capienza), mentre la larghezza sarà il riferimento per capire quanto sarà lungo, cioè se vi staranno matite, penne e righelli lunghi. Con questo feltro fateci un tubo, vi serve per fare i lati che saranno in sostanza due cerchi: prendete il tubo (potete metterci degli spilli o tenerlo con le mani), poggiatelo sul feltro dalla parte del lato e con la matita disegnate i bordi del cerchio. Fatene due. Ritagliateli e metteteli da parte. 

A questo punto viene la parte più difficile: l'applicazione della cerniera.
Chiedo l'intervento dei Elena affinché faccia un post per spiegare al mondo intero come si applica una cerniera!

Io ci ho provato, il risultato è buono, ma non saprei bene come dirvi di fare. Diciamo che:
- ho applicato la cerniera ai due lati lunghi del feltro (in modo che si unissero) con degli spilli
- cucito a mano velocemente con il filo da imbastitura
- ripassato con la macchina da cucire accompagnata da non so che mano santa che è riuscita a farmi cucire tutta la lunghezza

Insomma tirando e allungando sono riuscita a ottenere un tubo chiuso da una cerniera.

Adesso bisogna applicare i lati: l'ho fatto con un punto particolare che uso anche per rilegare i libri (magari facciamo un post apposito?). Ho sistemato il cerchio di feltro come dovrebbe essere applicato alla fine (lo tenevo con le mani, ma forse va bene anche uno spillo) e poi ho iniziato a passare ago e filo in modo da ottenere una cucitura alternata, un punto da un lato un punto dall'altro, si entra da un lato e si esce dall'altro, cercando di ottenere punti della stessa lunghezza, omogenei. Arrivati alla fine si torna indietro utilizzando gli stessi buchetti fatti all'andata. Con lo stesso punto in questo modo si vanno a coprire i punti mancanti e alla fine si ottiene una cucitura completa molto carina. Utilizzate un filo un po' spesso ma non troppo, anche l'ago dovrà essere almeno di quelli da imbastitura, ma non deve essere troppo grosso, perché se no non passa nel feltro. Per riuscire a far uscire l'ago alcune volte ho dovuto utilizzare una pinza!



Sistemati i due lati l'astuccio è fatto! Ora possiamo pensare a come decorarlo: io ho semplicemente applicato dei bottoni a forma di fiore e una letterina (l'iniziale della bambina a cui l'ho regalato, Beatrice). Questi decori li ho potuti applicare anche ad astuccio fatto, ma se sono cose particolari forse conviene farli prima di tutto, ancora prima di applicare cerniera con il feltro steso. 

Infine ho applicato una striscia di feltro doppio su un lato per farci una "maniglia". L'ho cucita sugli stessi punti già presenti sui lati, così non si vede tanto la cucitura.Ho applicato un fiorellino di DePuRiAmo sulla cerniera per completare e messo qualche colore dentro l'astuccio.


Ecco, astuccio pronto da regalare. Se cambiate colori, dimensioni e decori, riuscite ad ottenere un astuccio personalizzato per qualsiasi situazione.

 
Qui potete scaricare il biglietto da allegare al regalo con le istruzioni per realizzare l'astuccio.



Domanda: 
perché DePuRiAmo ci propone di allegare sempre il biglietto con la ricetta/istruzioni per farsi da sé il regalo? Se non lo metto ci faccio anche una più bella figura, mi tengo il segreto e ho sempre un'arma infallibile per fare un regalo d'effetto. 

No.
Questa è una visione cieca.
La condivisione del sapere è il più bel regalo che possiamo fare agli altri e a noi stessi.

Piano: non sto dicendo che chi scrive libri e manuali dovrebbe regalarli, è diverso anche perché lì si sta regalando prima di tutto la facilità di accedere a delle informazioni strutturate, ragionate e facili da assimilare. Spesso ciò che troviamo nei libri è rintracciabile su internet, ma ci vuole costanza, pratica e tanta pazienza. 

Sto parlando del saper fare quotidiano, quello che può facilitarci la vita, darci dei vantaggi per vivere meglio, con meno spese e maggiore qualità, salubrità, ecc. Insomma, ciò che noi abbiamo definito DePuRiAmo. Proprio a questo scopo è nato questo blog: la condivisione del sapere, solo attraverso questo passaggio di conoscenza possiamo diffondere un nuovo modello di vita, possiamo offrire dei suggerimenti, degli spunti di riflessione che possono realmente cambiare il mondo. Per tutti, e noi stessi ne saremo i beneficiari.
Se teniamo tutto per noi, certo, ci sentiremo bravi e forti, colmi della nostra conoscenza, ma saremo soli con il nostro sapere. 

Condividere, sperimentare insieme, unisce le persone, le rende più umili e più umane, rende più facili i rapporti perché spariscono i guru e quei sentimenti di sottomissione psicologica che spesso conducono le persone a seguire od odiare ciecamente altre persone. 
In questo momento di grandi cambiamenti sono proprio i rapporti tra uomini e donne la vera ricchezza, il vero capitale su cui investire: da soli non saremo mai capaci realmente di bastare a noi stessi, di essere autosufficienti. Condividendo, scambiando, confrontandosi, vivendo insieme, invece, possiamo veramente costruire una comunità (reale, ma anche virtuale, perchè no?) capace di essere forte e viva, in ogni situazione.  E questo non vuol dire che spariranno le "persone brave in qualcosa". I talenti esistono e, quando sono reali e non vestiti di cecità, saranno amati e ricercati da tutti. D'altra parte, nessuno può fare tutto, no?

E poi, se ci pensiamo, la conoscenza è DePuRiAmo: è Denaro, Pulito, Rigenerato con Amore. E' un vero tesoro.