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martedì 13 aprile 2010

Perchè i nostri bambini non sono gli unici al mondo...

Ciò che sta avvenendo in Afghanistan in queste ore è un'azione senza pietà. Non c'è pietà per un popolo e per una generazione che non sa se avrà un futuro. Non c'è pietà da parte di una società occidentale che si occupa e preoccupa solo di consumare giorno dopo giorno tutte le ricchezze di un pianeta, siano esse materie prime o cuori da scaldare, senza accorgersi di cosa c'è oltre al velo della TV. Senza capire che tutto questo luccichio delle vetrine nasconde le bugie di governanti senza scrupoli, nasconde il nostro egoismo, la nostra voglia di comodità, la nostra stanchezza a rincorrere uno stile di vita che non ci appartiene e che ci rende schiavi. 






Oggi, in Afghanistan, hanno arrestato tutto il personale (tra cui tre italiani) di un ospedale che dava una speranza di vita a uomini, donne e tanti tanti bambini senza pace e senza una terra serena in cui vivere. Sono stati accusati di aver organizzato un attentato al governatore della provincia afgana. La realtà appare ben diversa: 


Gino Strada: «Il quadro resta quello che avevamo delineato già il primo giorno. Si tratta di una aggressione all'ospedale di Emergency. Un'operazione messa insieme, preparata, premeditata e studiata per togliere di mezzo un testimone scomodo delle atrocità della guerra». «Non si vuole far sapere ciò che avviene lì. Non a caso non c'è un solo giornalista che possa seguire le operazioni della più grande campagna della Nato - così l'hanno definita loro - degli ultimi decenni e si vuole togliere di mezzo un ospedale che è poi quello che riceve le vittime di quella campagna. E siccome per il 40% i feriti sono bambini, la cosa secca un po', si preferisce cercare di far credere all'opinione pubblica che si è lì per portare la pace e la democrazia e che casomai si colpisce qualche pericolosissimo terrorista».


Poco prima dell'arresto, uno dei tre italiani coinvolti raccontava così alla moglie la situazione nell'ospedale: «Qui siamo sempre pieni. Ultimamente è impressionante l'età media dei nostri pazienti. Oggi siamo andati in terapia intensiva per il giro, 5 letti su 6 sono bambini piccoli, due dei quali piangevano come dei matti perché volevano il loro papà. Non è mai facile sopportare il pianto di un bambino».


Sul sito di Emergency c'è un appello da firmare per chiedere la liberazione degli arrestati e il ripristino dell'attività dell'ospedale. 
Firmiamo tutti, perchè dobbiamo ricordarci sempre una cosa: i nostri bambini non solo gli unici al mondo.